Quando si decide di aprire un negozio ecommerce, l’obiettivo principale è quello di ottenere più traffico possibile, in modo da aumentare le probabilità di vendita di prodotti o servizi e, per fare ciò, esistono tantissime strategie di marketing diverse, tra cui un posto essenziale è occupato dalla SEO per ecommerce.
La search engine optimization, infatti, è l’attività principale che permette ai marketer di lavorare sui propri contenuti in modo che questi seguano le linee guida dei crawler e risultino idonei ad occupare i posti più alti della classifica SERP.
Tuttavia, fare SEO per ecommerce non è facile, fondamentalmente per due aspetti distinti: il primo riguarda le possibili difficoltà che possono insorgere nell’interpretare “il gergo di settore”, quindi tutte le caratteristiche che un contenuto deve possedere per essere attraente, come tone of voice, etc mentre, il secondo riguarda i continui aggiornamenti dell’algoritmo dei motori di ricerca.
Insomma, un bravo SEO manager sa bene che si tratta di un lavoro estremamente fluido e in continuo cambiamento, nel quale è necessario, spesso, anche anticipare quali saranno i trend del mercato, i cambiamenti rispetto alle linee guida dei crawler, mantenendo sempre un occhio vigile su quelli che sono i desideri del target di riferimento.
Tuttavia, al di là di questo continuo mutamento, esistono dei fattori che rappresentano i cardini di tutto il lavoro legato alla search engine optimization.
Addentriamoci, allora, in questa guida di base al SEO per ecommerce, andando ad analizzare come affrontare la ricerca delle parole chiave, strutturare e organizzare un sito web e l’importanza della SEO on page.
Per prima cosa, quando parliamo di ottimizzazione sui motori di ricerca, ci riferiamo al processo volto a generare traffico organico, ossia gratuito e naturale, derivante dai motori di ricerca (Google). Quando effettuiamo una ricerca su Google, ad esempio, veniamo indirizzati alla pagina dei risultati di ricerca, nota come SERP.
In questa pagina sono presenti i risultati organici legati a quella ricerca, insieme ad annunci a pagamento e risultati sponsorizzati. Dunque, questa guida SEO per ecommerce serve, fondamentalmente, a creare le condizioni affinché il prodotto o il servizio fornito dall’ecommerce sia in grado di comparire tra i primi risultati organici.
Naturalmente, quando si fa una ricerca su Google ci sono tantissime pagine da esplorare oltre i primi 10 risultati, ma più è alto il numero della pagina su cui appare un risultato, minore il traffico generato.
Come è facile intuire, il primo step da affrontare per ottimizzare il SEO per ecommerce è quello di individuare quali siano i termini di ricerca di alto valore utilizzati dai potenziali clienti.
Per fare ciò, è necessario trovare le parole chiave più idonee. È bene tenere presente che la keyword research generale e quella per ecommerce sono piuttosto diverse.
Per la maggior parte dei siti, infatti, le keyword rilevanti sono quelle che gli utenti digitano per cercare informazioni online invece, quando si parla di SEO per ecommerce, le keyword fondamentali diventano quelli commerciali.
Che si tratti di siti informativi o di ecommerce, quando si effettua una keyword research generale, quasi sempre l’elenco di parole è molto lungo e vario, considerando che queste parole chiave derivano da tantissimi fattori diversi.
Ovviamente, per elaborare una strategia di SEO per ecommerce efficace è necessario scegliere con cura le keyword giuste tra quelle che ci vengono proposte.
A tal proposito, è necessario valutare 4 fattori distinti:
Quando si ottimizza la SEO per ecommerce è importante anche capire e conoscere perfettamente la struttura del sito. Il modo in cui le pagine del sito sono organizzate e strutturate, infatti, influisce sul ranking e incide anche sulla user experience.
Fondamentalmente, l’obiettivo è agevolare sia i visitatori che i motori di ricerca nel trovare i prodotti all’interno del negozio ecommerce.
Tuttavia, man mano che vengono aggiunti e rimossi prodotti e categorie, la struttura del sito diventa sempre più complicata ma, se questa è impostata bene fin dall’inizio, allora il lavoro diventa molto più semplice.
Per ciò, è necessario assicurarsi, anzitutto, che la struttura del sito ecommerce sia semplice, ma facilmente ampliabile durante la crescita del negozio e che ogni pagina sia distante il minor numero di click possibile dalla homepage.
Insomma, la parola chiave è semplicità! È necessario fare in modo che gli utenti non debbano impazzire per trovare quello che cercano e che siano in grado di navigare sul sito nel modo più intuitivo possibile.
Andando un pochino più sul tecnico, quando si ottimizza la SEO per ecommerce è necessario identificare quali livelli della struttura del sito meritano di essere indicizzati e quali possono essere lasciati un leggermente più indietro.
L’indicizzazione è l’inserimento nel database dei motori di ricerca o, in altre parole, una pagina che Google ha già scoperto. Questa scelta, fondamentalmente, è legata alla legge della domanda e dell’offerta, ovvero, i livelli da ottimizzare sono quelli che corrispondono a una domanda effettiva del pubblico.
Fino ad ora in questa guida al SEO per ecommerce abbiamo visto come cercare le parole chiave e come organizzare la struttura del sito. Ora, andiamo a vedere come ottimizzare i due tipi di pagina più importanti, ovvero le pagine di categoria e pagine di prodotto.
Alcune funzioni, come il tag canonical, sono già integrate autonomamente all’interno del CMS che si utilizza, mentre altre devono essere modificate “a mano” per raggiungere un ranking più alto.
Questo è riferito, ad esempio, a tag title e meta description, elementi destinati al motore di ricerca per aumentare il posizionamento. In linea generale, per un posizionamento ottimale è bene prestare attenzione ad alcuni aspetti distinti.
Per un buon posizionamento è necessario seguire alcune linee guida che riguardano gli URL.
Infatti, l’URL deve essere facile da leggere e da interpretare per gli utenti e deve contenere le parole chiave, poiché questo è visibile nei risultati di ricerca, e non dovrebbe superare i 50-60 caratteri.
Inoltre, altri consigli utili riguardano il fatto che, sebbene sia incoraggiato l’inserimento delle parole chiave, queste non devono essere ripetute più volte, poiché il motore di ricerca potrebbe considerare il contenuto come spam e non dovrebbe contenere stop words, come “e”, “di”, “il”. Infine, per una buona ottimizzazione della SEO per ecommerce è auspicabile che l’url combaci il più possibile con il titolo della pagina.
Google e altri motori di ricerca utilizzano il contenuto della pagina per determinare se e dove e posizionarla tra i risultati di ricerca. Quindi, se le pagine hanno descrizioni di prodotti brevi, è improbabile riuscire a sfruttare le potenzialità di Google.
Scrivere descrizione di prodotti dettagliate e approfondite, è il modo migliore per sfruttare al massimo le linee guida dei motori di ricerca, migliorare la SEO per ecommerce e ottenere un posizionamento più alto, oltre al fatto che ai clienti non dispiacerà trovare informazioni in abbondanza sui prodotti.
Nel caso di un catalogo molto vasto, è bene concentrarsi sui prodotti migliori e più ricercati.
Le parole chiave a indicizzazione semantica latente (LSI) sono quei termini strettamente correlati alla parola chiave principale del contenuto.
Quando una pagina è ben posizionata con la keyword principale, un consiglio utile è quello di provare a raggiungere la prima pagina, o nel caso questo risultato sia stato già ottenuto, un posizionamento migliore, attraverso delle keyword secondarie.
Per cui, usare le parole chiave indicizzazione semantica latente ogni volta che è opportuno in modo da migliorare l’ottimizzazione della SEO per ecommerce.
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