In questo articolo facciamo un breve viaggio nel mondo dei video. Qualsiasi sia il formato, filmato breve, lungo, live, streaming la crescita del mercato dei video è comunque in forte aumento. La finalità del video è quella di emozionare, suscitare interesse e tanta curiosità. Vediamo, insieme, quali sono le tendenze di mercato.
Il tema del marketing dei video, anche quelli fatti in casa, oggi, è molto più importante della produzione di film e immagini trailer, dove le scene vengono studiate a tavolino.
Lo scopo è quello di creare video completamente nuovi, in modo che vengano adattati ai marchi e alle aziende e che si rivolgono direttamente al gruppo target a cui sono destinati.
Bisogna prestare molta attenzione all’elaborazione dei contenuti e si devono affrontare più attivamente aspetti come il montaggio, la musica e lo storytelling.
Grazie ai social media ci sono, ora, infiniti canali utilizzati per diffondere contenuti video, ma è qui che si trova il pericolo maggiore: anche se alcuni social network sono al momento di moda, non è detto che tutte le aziende debbano saltarci dentro.
Il lavoro principale nella comunicazione aziendale non è solo la sapiente produzione di contenuti, ma anche di orientare i contenuti realizzati, verso il gruppo target di riferimento, mediante i canali giusti.
In questo periodo di eccesso di informazioni e quindi di stimolazione eccessiva, il contenuto realizzato può essere interessante, ma alla fine, riuscirà a raggiungere il suo obiettivo solo se il gruppo di destinatari lo troverà altrettanto interessante!
Come in tutte le aree del marketing è, quindi, fondamentale analizzare il tema della comunicazione, e quella tramite i video si sta mostrando vincente.
L’analisi e la strategia costituiscono la base per qualsiasi passo successivo e dovrebbero essere sempre la premessa per la produzione e la diffusione dei contenuti.
È indispensabile conoscere gli interessi del gruppo target per allineare la comunicazione.
I video catturano l’attenzione delle persone e, al contrario delle immagini statiche, non lo fanno solo per un breve periodo di tempo.
Con i “video”: ciò che è statico diventa dinamico, ciò che è banale diventa eccitante.
Il ricordo del video e l’attenzione da parte del fruitore durano non solo durante la visione ma anche successivamente.
Ci si è accorti che il ricordo di un messaggio, rimane di più se vissuto attraverso un video, rispetto alle foto.
Le informazioni visuali e le emozioni che ne derivano rimangono a lungo nella memoria.
Con l’aiuto di video e film, anche i dati e messaggi possono essere trasmessi in modo comprensibile ed emotivo.
Il 90% delle informazioni che vengono trasmesse al nostro cervello sono di origine visiva.
Quando si tratta di fissare saldamente i messaggi, specialmente nella mente delle persone, il più delle volte il testo non ha motivo di esistere. Le statistiche dimostrano che i video, incorporati nei siti web, vengono cliccati dal 92% dei clienti.
Un background acustico al video, con una voce umana, rassicurante, rende i messaggi affidabili; se poi ci aggiungiamo il contesto giusto l’emozione è più che assicurata.
Ciò ha un effetto positivo sia sull’attenzione che sulla memorizzazione dei contenuti.
Ciò che vediamo e ascoltiamo suscita in noi delle emozioni, veniamo intrattenuti e, nel migliore dei casi, ispirati.
L’uso versatile dei video offre spazio per nuove cose: non solo i formati convenzionali come gli spot pubblicitari o i filmati giocano un ruolo primario; oggi è importante utilizzare ogni singola possibilità per avvicinarsi al gruppo target, più di quanto non sia mai stato fatto prima.
Si tratta più che altro di utilizzare lo storytelling emozionale per suscitare interesse nel marchio e nei suoi contenuti e per fidelizzare i clienti a lungo periodo.
Le aziende devono prendere le distanze dall’idea di vedere i video come pura e semplice propaganda per presentare dei prodotti.
Nel settore della moda, per esempio, il ‘fashion haul’ ha sviluppato un formato video proprio negli ultimi anni.
Invece di presentare le nuove mode nelle pubblicità, gli influencer girano un video in cui mostrano ciò che loro hanno indossato e creano link diretti al negozio online del rivenditore di quel capo indossato.
Questo sistema permette un targeting del mercato più preciso, il brand guadagna credibilità e si ottiene direttamente un riscontro dell’esperienza che permette di arrivare al prodotto con un solo clic.
Questo implica che anche il “customer journey” deve essere riconsiderato e adattato in modo personalizzato.
A Natale 2017 , EDEKA ci ha mostrato come le “immagini in movimento” funzionano in modo eccellente: tutti conosciamo lo spot dal titolo #heimkommen.
Narra la triste storia di un nonno la cui famiglia è troppo indaffarata per celebrare il Natale con lui.
Si siede da solo a casa a tavola e, come ultima risorsa, pensa di inviare un finto necrologio da parte sua ai propri parenti.
La scena successiva mostra i parenti vestiti di nero e in lacrime che si recano da lui.
Quando arrivano a casa trovano una tavola imbandita, la luce delle candele e il nonno, ancora vivo.
L’anziano si scusa e spiega alla sua famiglia che ha dovuto usare la presunta morte in quanto, altrimenti, nessun sarebbe andato a trovarlo.
Nei primi istanti del video, già si vivono un turbinio di emozioni, lo spettatore è incantato e non pensa minimamente a cambiare canale perché è curioso e vuole emozionarsi.
Ebbene, senza neanche vedere un prodotto della catena alimentare, EDEKA verrà ricordato per anni con questo videoclip grazie al loro eccellente storytelling.
E non solo il contenuto, ma anche la distribuzione sui canali è stata ben pensata da EDEKA: il video spot è stato prevalentemente diffuso in televisione, la scelta è stata azzeccata, se si guarda al gruppo target, ma anche l’upload su YouTube è stato ben ripagato con 66 milioni di visualizzazioni.
Non solo specifiche piattaforme video come YouTube e TikTok offrono la possibilità di visualizzare video.
Anche altri social network dispongono di un’ampia varietà di funzioni video integrate.
Instagram, con la storia, ha introdotto sequenze di video di 15 secondi che ora sono più apprezzati dei post nel feed originale.
Da alcuni mesi, c’è anche la possibilità di creare post video di 1 minuto.
Instagram ha anche notato il potere dei post video più lunghi alla pari di YouTube. Pertanto, con il formato IGTV, c’è la possibilità di inserire e fruire di video in movimento della durata massima di un’ora.
Specialmente in tempi di distanziamento sociale, è diventato ancora più importante creare vicinanza alla community – e questo riesce molto meglio con i post video, come nella storia, che con le semplici foto.
Ogni giorno, secondo Instagram, vengono visualizzati oltre 500 milioni di post video.
Non riportano ricordi, ma danno la possibilità ai follower di condividere un evento in corso, permettono un contatto diretto e spontaneo, il contenuto vocale è molto più autentico dei testi preregistrati.
Allenamenti casalinghi, concerti e spettacoli ora, più che mai, si svolgono in live streaming e permettono ai gruppi target soluzioni comode e opzioni di partecipazione indipendentemente dal luogo.
Che si tratti di filmati di immagini, motion design, streaming, live qualsiasi formato personalizzato, il marketing dei video crea non solo contesti in movimento, ma anche contenuti in movimento.
Di tutte le forme di comunicazione, i video, sono probabilmente il modo più efficace per soddisfare emotivamente le persone e quindi guadagnare un’attenzione duratura e la fedeltà dei clienti.
La tendenza dei media è orientata sempre di più verso il video.
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