Vuoi sapere di più sul Green Marketing o l'arte di prendersi cura del pianeta? Ecco tutto ciò che devi conoscere.
Nell’arco della sua esistenza, l’umanità si è trovata a dover intraprendere moltissime sfide per evolvere ed incrementare le soluzioni a disposizione per migliorare la vita sulla terra.
Il boom industriale ha certamente cambiato dalle fondamenta il modo in cui gli uomini e le donne approcciavano alla vita sulla terra, rendendo possibili imprese che fino a qualche anno prima potevano essere considerate miraggi.
Se pensiamo a tutta l’evoluzione tecnologica nella storia dell’uomo, riusciamo a comprendere come nell’ultimo secolo, invenzioni, scoperte, evoluzioni siano state così rapide da permetterci di scalare molto in fretta le vette della conoscenza.
Per poter arrivare a delle scoperte così importanti, però, l’uomo ha sfruttato al massimo tutte le risorse naturali del pianeta genando, come conseguenza, dei cambiamenti climatici davvero radicali.
Già dal secolo scorso si era intuito il bisogno di porre un freno all’inquinamento ambientale e al riscaldamento globale ma, al giorno d’oggi, questo è diventato un tema di riferimento e forse una delle sfide più difficili da affrontare.
Operare un cambiamento in tal senso non è cosa semplice poiché dovrebbe coinvolgere tutte le attività svolte dall’uomo, dall’agricoltura fino al commercio.
Nel campo del marketing, sono sempre più numerose le imprese che si convertono ad un modello di produzione e vendita ecosostenibile, in modo da accontentare i consumatori che sono orientati a scegliere prodotti e servizi sviluppati con tecniche che non incidano sui cambiamenti climatici.
Da tutto ciò, nasce il green marketing che rappresenta l’insieme degli sforzi per consumare, produrre e distribuire prodotti con sostenibilità ecologica.
In pratica, parliamo di tutte quelle attività che tendono alla vendita di prodotti o servizi con un ridotto impatto ambientale.
Nel libro “The green marketing manifesto” di John Grant, l’autore elabora quella che è definita come la matrice del marketing sostenibile, ossia un modello che chiunque sia orientato verso un’ottica green può seguire.
La matrice green prevede tre criteri principali, secondo cui il marketing sostenibile dovrebbe essere:
Il Green marketing, quindi, non riguarda solo l’insieme delle attività che concorrono alla produzione e alla vendita di prodotti ecosostenibili ma, è un obiettivo a lungo termine a cui i brand e i loro clienti dovrebbero aspirare per rendere migliore la vita sulla terra.
Il green marketing, come abbiamo visto, è una cosa davvero importante e le aziende che scelgono di convertirsi a questo modello di produzione dovrebbero farlo con la massima serietà.
Questo a volte non succede ma, al contrario, si lanciano delle linee green per pulirsi la coscienza e aumentare le vendite, non cambiando alcunché.
Le aziende possono diventare un esempio per i consumatori quando il cambiamento sostenibile viene attuato al loro interno, restaurando l’impalcatura del brand, a partire dai valori e dalla mission aziendale.
Le aziende che fanno scelte ecologiche nel reperimento delle materie prime, nei processi di produzione e nello smaltimento dei rifiuti dovranno essere in grado di dimostrare tutto ciò con certificazioni ambientali e orientare le persone verso abitudini di consumo più prudenti nei confronti dell’ambiente.
Ma cosa accade quando un’azienda non riesce a mantenere le promesse rispetto a produzioni più ecosostenibili?
in questo caso si parla di Greenwashing.
Questo termine è utilizzato per tutte quelle aziende che sfruttano la facciata di una produzione ecosostenibile per farsi pubblicità ma non effettuano dei veri e propri cambiamenti a livello produttivo.
Mentire ai clienti con un greenwashing ingannevole è sicuramente autodistruttivo, primo perché questo comportamento lede la fiducia che i consumatori hanno nei confronti di un marchio, secondo perché questa pratica può portare anche a ritorsioni legali.
Qualche anno fa, una nota marca di acqua italiana è stata multata dall’antitrust per pratiche commerciali scorrette, in seguito ad un’azione di greenwashing. La suddetta azienda, infatti, pubblicizzava di produrre bottiglie che contenevano il 30% in meno di plastica.
Tuttavia, l’azienda non poteva provare la veridicità di quanto affermato con delle certificazioni attendibili, creando di fatto una falsa pubblicità.
La crescente attenzione per i problemi di tutela ambientale ha portato tante imprese, specialmente le multinazionali, a scontarsi con la questione della sostenibilità.
Ma cosa ne pensano i consumatori?
Dal punto di vista dei clienti si sta registrando una tendenza alla salvaguardia dell’ambiente. Ci si aspetta un impegno etico da parte delle aziende e si preferiscono quelle imprese che fanno la loro parte (reale) per salvare la terra.
I consumatori del nuovo millennio sono sempre più attenti alle questioni legate a cambiamenti climatici e cura dell’ambiente e questo si converte sul mercato perché tendono a scegliere aziende che fanno davvero qualcosa di concreto per il pianeta.
Quindi, il green marketing non è una strategia per vendere di più o per accaparrarsi nuovi clienti ma è un obiettivo, un impegno duraturo e concreto delle aziende per proteggere la terra e l’ambiente.
Solo in questo caso, ovvero quando si punta realmente su un nuovo modello di business avendo a cuore un mondo migliore, potrà esserci davvero un ritorno sull’investimento.
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