Cosa sono i codici Captcha – Parte 2

Vuoi scoprire cosa sono i codici Captcha e dove vengono utilizzati? Ecco tutto quello che devi sapere.

Come abbiamo visto nel precedente contenuto in cui abbiamo parlato dei codici captcha, questi sono elementi informatici che servono per distinguere se, dall’altro lato dello schermo, si nasconde una persona in carne ed ossa oppure un bot.

In altre parole, sono sistemi studiati per la sicurezza, l’usabilità della navigazione Internet e per mettere al sicuro dati sensibili ed evitare spiacevoli sorprese

Negli ultimi tempi, però, grazie all’utilizzo dell’apprendimento automatico, alcuni bot più avanzati sono in grado di identificare i codici captcha e immetterli al posto delle persone.

Proprio per questo motivo, si è intuito il bisogno di creare nuove tipologie di codice che fossero più complesse e meno accessibili ai sistemi informatici.

Come e dove vengono utilizzati i codici Captcha

Prima di analizzare nello specifico cosa sono i codici reCaptcha e come si sono evoluti per impedire ai bot più avanzati di poterli individuare, vediamo il campo di applicazione di questi sofisticati codici.

Come visto precedentemente, i codici captcha vengono utilizzati per proteggere la presenza online degli utenti, impedendo ai bot di utilizzare servizi di registrazione, invio messaggi e altri servizi internet.

Questa protezione serve ad evitare spam o intromissioni sui tuoi siti personali, come i social network. In questo modo, una registrazione o l’invio di un from sono subordinati alla “risposta umana” e resi accessibili solo ad utenti reali.

Che cosa sono i codici reCaptcha

L’evoluzione dei bot o dei sistemi informatici malevoli ha costretto gli sviluppatori a sostituire i normali codici captcha, con un nuovo livello di protezione: i codici reCaptcha.

I reCaptcha sono sistemi più avanzati dei normali codici captcha, molto più difficili da intuire per un sistema informatico, perché si basano su testi o immagini estratti dal mondo reale, come indirizzi stradali, brani tratti da libri o vecchi giornali.

Inoltre, con il passare del tempo la funzionalità dei test reCaptcha è stata ampliata di molto, in modo che non debbano più fare affidamento esclusivamente sul consueto metodo di identificazione di un codice alfanumerico distorto. L’evoluzione dei codici reCaptcha comprende:

  • Riconoscimento delle immagini
  • Casella di spunta
  • Valutazione generale del comportamento degli utenti (assenza di interazione)

Come funziona un codice reCaptcha di riconoscimento delle immagini

Dopo aver visto cosa sono i test reCaptcha, andiamo ad analizzare come funzionano le versioni migliorate.

I codici reCaptcha di riconoscimento delle immagini funzionano presentando all’utente 9 o 16 immagini quadrate. Queste immagini possono provenire tutta da una singola foto molto grande o possono essere l’una diversa dall’altra.

L’utente sarà chiamato a identificare i riquadri delle immagini in cui sono presenti determinati oggetti, come animali, alberi o mezzi di trasporto. Se la risposta di un utente coincide con quella fornita dalla maggior parte dei naviganti, la risposta verrà considerata corretta e l’utente supererà il test.

Questa soluzione è davvero ottimale poiché, per un computer individuare oggetti in delle foto sfocate è un problema estremamente difficile da risolvere. Persino i programmi di intelligenza artificiale (IA) più avanzati incontrano notevoli difficoltà.

Al contrario, gli esseri umani sono in grado di compire questa azione con estrema facilità, dal momento che sono abituati a percepire gli oggetti di uso comune in ogni tipo di contesto e situazione.

Cosa sono i codici Captcha

Come funziona un test reCaptcha con una singola casella di spunta

Ti è capitato di trovare test reCaptcha dove dovevi semplicemente spuntare una casella è ti chiedi come possano offrire sicurezza?

Soprattutto negli ultimi tempi, sono aumentati i test reCaptcha che si limitano ad indicare all’utente di barrare una casella di spunta, accanto alla dichiarazione “non sono un robot”. La verità è che il test non consiste nell’azione di spuntare la casella ma, in tutto ciò che ha portato a quel click.

Spieghiamoci meglio. Questo tipo di test esamina il movimento del cursore mosso dall’utente per spuntare la casella. Il fondamento di questo test sta nel fatto che qualsiasi movimento umano, per quanto diretto possa essere, presenta una certa casualità.

Ci sono minuscoli movimenti inconsci che un bot non è in grado di replicare e se il movimento del cursore contiene una certa imprevedibilità, il test andrà a buon fine.

Qualora il test non sia in grado di stabilire con certezza se l’utente sia umano o meno, potrebbe presentare una “sfida” addizionale, come il test di riconoscimento delle immagini che abbiamo visto poc’anzi.

I test reCaptcha senza alcuna interazione

Le versioni più recenti dei test reCaptcha sono in grado di valutare il comportamento dell’utente e della sua storia di interazione con i contenuti presenti su internet, anche attraverso lo studio dei cookie.

Nella maggior parte dei casi, il programma decide se l’utente sia un bot o meno sulla base dei fattori citati in precedenza, senza bisogno di sottoporre le persone ad un test da completare.

Se questo non accade, o se il programma è indeciso, a quel punto l’utente riceverà un reCaptcha di riconoscimento delle immagini o di testo.

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