Con la diffusione sempre più ampia di internet e dei social media, unita al moltiplicarsi di pagine e forum online, sempre più persone si trovano a discutere di argomenti o a confrontarsi su idee relative ad uno specifico campo.
Questo agglomerato ampio di persone prende il nome di community. Per dare una definizione più specifica, una community è un gruppo di persone unite da un interesse in comune che parlano tra di loro attraverso una piattaforma web (forum o social) o un’app di social messaging, come WhatsApp e Telegram.
Ovviamente, tutto ciò ha accesso l’attenzione da parte delle aziende le quali, comprese le potenzialità di questo fenomeno virtuale, sono sempre più attive nel creare le proprie Brand Community.
Nello specifico, una Brand Community, o community aziendale, è formata dai clienti e dai fan di un brand, che condividono contenuti e si scambiano consigli e idee inerenti a prodotti o servizi relativi all’azienda, all’interno di una piattaforma online.
Ma come funziona e quali sono i vantaggi di una Brand Community di successo? E ancora, quali sono i processi per creare questa “fan base” così importante?
Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Prima di andare ad analizzare quali sono le strategie utili a creare una Brand Community da zero, è importante capire quali sono i meccanismi alla base del funzionamento di questo gruppo di persone.
Si potrebbe pensare che il successo di una community sia certificato dal fatto che tutti i membri sono attivi e partecipano alle discussioni. In realtà non è proprio così.
In genere, nelle community online vige la regola del 90-9-1.
Questo tris di numeri sta ad indicare un fenomeno molto semplice, ovvero: IL 90% degli utenti e rappresentato da fruitori passivi, che leggono i post altrui ma non creano contenuti.
Il 9% dei membri, invece, è rappresentato da contributori occasionali, che partecipano saltuariamente. Curiosamente, solo l’1% degli utenti sono contributori assidui, ai quali si devono il 90% di post e commenti presenti sulla piattaforma.
Queste percentuali sono fondamentali per comprendere sia il meccanismo di funzionamento di una Brand Community, sia per avere delle aspettative realistiche sul livello di partecipazione, andando ad individuare, in questo modo, quelli che sono i membri più attivi, al fine di stimolarli a condividere sempre più contenuti.
L’ampia diffusione dei social media ha spinto quasi tutte le aziende ad aprire un account su queste piattaforme e a pubblicare contenuti di vario genere. Tuttavia, costruire una Brand Community attiva e affiatata è un progetto ambizioso che richiede molto tempo e lavoro.
Detto ciò, una community può essere un catalizzatore molto attivo per raggiungere diversi obiettivi. In primis, sicuramente lo sviluppo di una Brand Identity forte e la possibilità di mettere in campo strategie di marketing funzionali.
Questo, però, deve essere accompagnato da un progetto ben programmato, con l’impiego di risorse umane e finanziarie.
Tra i vantaggi che derivano dalla creazione di una Brand Community forte, troviamo:
Attraverso tutti questi concetti, si attiva un circolo virtuoso in cui, da una parte, i contenuti user-generated sono risorse gratuite a disposizione dell’azienda, utilizzabili per attività di marketing o come suggerimenti mentre, dall’altra, si viene a consolidare il legame tra gli utenti e l’azienda, aumentando la Brand Awareness (notorietà).
Compresa l’importanza della creazione di una Brand Community e analizzata la quantità di risorse umane ed economiche da investire nel progetto, non resta che procedere alla creazione di questo gruppo legato all’azienda.
Per fare ciò, è necessario seguire 6 passi fondamentali:
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