Sia lento sia al volo, il caffè ha un mondo alle spalle, non c’è niente di meglio, che dici andiamo a prendere un caffè?
Quando si va prendere un caffè, non lo si fa per il gusto della bevanda di per sé, lo si fa perché abbiamo bisogno di entrare in contatto con l’umanità.
Luciano de crescenzo
Cosa c’è di più “tranquillo e rilassante” che starsene comodamente seduti a un tavolino e gustare un buon caffè nel tuo bar di fiducia, possibilmente con i tuoi amici di sempre.
O magari un caffè veloce tra una chiacchera e l’altra, sfogliando il quotidiano e scambiarsi un’occhiata con gli stessi clienti della solita ora.
Sia lento sia al volo, il caffè ha un mondo alle spalle che, noi di SEOM, abbiamo deciso di farvi conoscere attraverso la lettura dei nostri articoli.
La grande passione per il caffè ed il rito di berlo seduti in un bar è un'”esperienza” che viene condivisa e vissuta in tutto il mondo.
Una bevanda, un tavolino, un’amicizia, la storia, la vita, tutto in un solo posto.
La diffusione del caffè e del bere caffè in Europa, in origine e, in tutto il mondo, dopo, ha permesso di creare un punto di attenzione indispensabile per le attività sociali dei cittadini.
Si racconta che il primo caffè sia stato aperto nel 1550 a Costantinopoli; successivamente, durante il diciassettesimo secolo i caffè furono aperti in Italia, Francia, Germania e Inghilterra. Ogni nazione ha trasformato, a seconda delle proprie abitudini, l’uso del consumo del caffè.
Non tutti però conoscono la storia secolare delle caffetterie, ma prima di iniziare a parlarne è necessario capire come il caffè è arrivato in Europa.
Le sue origini sono da attribuire all’Etiopia, dove si diffuse nello Yemen, in Arabia e in Egitto. Il caffè è arrivato in Europa intorno al XVII secolo, ma gli arabi lo usavano già da molti secoli.
In Italia, nel 1570 fu il medico-botanico padovano, Prospero Alpino, che introdusse alcuni sacchi dall’Oriente: rimase per un lungo periodo in Egitto e scoprì quella che definì la bevanda “di colore nero e di sapore simile alla cicoria”
La bevanda con l’aroma forte ed inebriante fu inizialmente venduta solamente in farmacia e alle persone ricche, le uniche a potersi permettere tale lusso.
La sua storia passa anche attraverso la trascrizione stessa dell’insegna . Caffè era anche scritto cafe. Inizialmente questo tipo di locale serviva solo caffè. Il caffè, quindi, accompagna le giornate dell’uomo da lungo tempo, con brevi pause o lunghi rituali.
Il caffè diviene sinonimo di convivialità. Incontrarsi al caffè diventa un motivo di incontro e si tramuta in un importante centro culturale, un punto di ritrovo per scrittori e politici.
Ammettiamolo, chi di noi può mai rinunciare ad un piccolo evento sociale e ricreativo come la pausa caffè è in grado di creare.
Davanti ad una fumante tazza di caffè cadono tutte le gerarchie sociali, tutti i pensieri quotidiani e gli affanni, vengono messi da parte ed è l’unica bevanda di cui difficilmente riusciamo a fare a meno.
Si scambiano informazioni, si appianano conflitti, si toglie “la ruggine” dal cervello e si promuove la creatività. Il caffè espresso è una delle più grandi invenzioni al mondo.
Probabilmente al pari della stampa e della corrente elettrica. Quante volte hai detto ad un amico, Andiamo a prendere un caffè?
Concediti una tazza di caffè, nel frattempo noi di SEOM, prepariamo il prossimo articolo.
Oppure, se preferisci, puoi contattarci a info@seom.online oppure vai su https://www.seom.online e Andiamo a prendere un caffè? un caffè virtuale con noi.